Violenza contro le donne

La violenza di genere descrive tutti i tipi di violenza che si verificano a causa dell'appartenenza di una persona a una delle categorie di genere. Può essere diretta contro individui, ma anche contro gruppi di persone. La violenza di genere colpisce soprattutto le donne. Per esempio, quando sono esposte alla violenza domestica, ma anche fenomeni come il matrimonio forzato o le relazioni di potere strutturale che svantaggiano economicamente le donne costituiscono una violenza specifica di genere.

L'origine della violenza di genere risiede nelle strutture sociali che aumentano il rischio per le donne e le ragazze di essere svantaggiate e di subire violenza.

La violenza di genere contro le donne, colpisce anche le ragazze sotto i 18 anni e non si riferisce solo al sesso biologico. Anche le donne trans sono colpite dalla violenza di genere.

La violenza nei confronti delle donne si manifesta in diversi modi, come ad esempio:
•    Comportamenti sessisti quotidiani, come battute misogine
•    La restrizione della libertà personale, per esempio quando le donne devono evitare certi luoghi, percorsi o situazioni per sfuggire a molestie o minacce
•    Stalking, quando una donna è seguita o subisce appostamenti e agguati fuori da casa, dal posto di lavoro o dal supermercato.
•    Violenza emotiva, come l'umiliazione, fino alle minacce e ai ricatti.

La violenza psichica, fisica o sessuale dentro e fuori le relazioni, ma anche le mutilazioni genitali, per esempio, sono tipi di violenza che le donne subiscono. I femminicidi rappresentano l'apice della violenza contro le donne. Il femminicidio definisce l'uccisione di donne da parte di uomini, che solitamente sono imparentati con le donne che vengono uccise. In media, in Italia, ogni tre giorni viene uccisa una donna.

La convenzione di Istanbul, definisce la violenza nei confronti delle donne “una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”

Il termine violenza domestica comprende tutte le forme di violenza tra persone che sono in una stretta relazione tra loro e vivono abitualmente insieme.

Secondo la convenzione di Istanbul “l’espressione ‘violenza domestica’ designa tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”

Nella maggior parte dei casi di violenza domestica, diverse forme di violenza si verificano contemporaneamente. Le donne sperimentano allora, per esempio, una violenza fisica, psicologica ed economica allo stesso tempo. Questo ha effetti a livello fisico, psicologico e sociale per queste donne.

Anche i bambini che assistono alla violenza domestica soffrono di questa situazione. Si parla di violenza assistita.
La violenza domestica non avviene solo tra le proprie quattro mura e non è mai una "questione privata". Le persone colpite hanno bisogno di sostegno.