Condivisione FacebookInsieme per le famiglie
25.11.2024
PER SAPERNE DI PIÙ
Pensioni e previdenza per le donne
immagine: Pixabay
Grande divario pensionistico tra uomini e donne
Il divario pensionistico tra uomini e donne continua ad essere un filo conduttore che attraversa le varie generazioni. Coloro che investono tempo e impegno nella famiglia, prestando attività di cura e educazione, sono più che mai a rischio di povertà nella vecchiaia. Per l'Alleanza per le Famiglie è importante richiamare continuamente l'attenzione su questo tema "grande gioia familiare - piccola (nessuna) pensione".
Gap pensionistico di genere al 32,6%
Gap pensionistico di genere al 32,6%
Leggendo gli ultimi dati Astat sulla situazione pensionistica in Alto Adige (astatinfo 67/2020), si notano chiare differenze di genere nel reddito da pensione medio: nel 2018, un uomo percepiva una pensione media di 23.410 euro, mentre una donna 15.788 euro. Questo si traduce in un divario pensionistico di genere del 32,6%. Questo divario pensionistico di genere è addirittura molto più elevato del divario salariale (16,9% nel 2018).
Le donne hanno molte più probabilità di essere colpite dalla povertà nella vecchiaia rispetto agli uomini, a causa del loro coinvolgimento nei lavori educativi e di cura e a causa della conseguente discontnuità nella carriera lavorativa (meno anni/ore lavorati, stipendi più bassi, minori contributi previdenziali). Del 2,6% di pensionati che nel 2018 hanno percepito un reddito pensionistico mensile inferiore a 500 euro, il 4,4% sono donne e lo 0,9% sono uomini. Del 27,5% dei beneficiari di pensioni di vecchiaia che hanno ricevuto meno di 1.000 euro al mese, il 39,7% sono donne e il 15,1% uomini.
Le donne hanno molte più probabilità di essere colpite dalla povertà nella vecchiaia rispetto agli uomini, a causa del loro coinvolgimento nei lavori educativi e di cura e a causa della conseguente discontnuità nella carriera lavorativa (meno anni/ore lavorati, stipendi più bassi, minori contributi previdenziali). Del 2,6% di pensionati che nel 2018 hanno percepito un reddito pensionistico mensile inferiore a 500 euro, il 4,4% sono donne e lo 0,9% sono uomini. Del 27,5% dei beneficiari di pensioni di vecchiaia che hanno ricevuto meno di 1.000 euro al mese, il 39,7% sono donne e il 15,1% uomini.
Appello alle (giovani) famiglie
Appello alle (giovani) famiglie
Per contrastare la minaccia di povertà in età avanzata, l'Alleanza per le Famiglie fa appello a tutti i genitori affinché cerchino una consulenza completa presso i patronati ancora prima della nascita del primo figlio e non si affidino alle voci che circolano e alle indicazioni per sentito dire. La situazione di vita e di lavoro di ogni famiglia è molto individuale.
Appello alla politica
Appello alla politica
In questo senso le famiglie hanno anche bisogno di un sostegno da parte della politica. L'Alleanza per le Famiglie chiede:
- Un ulteriore anno di congedo volontario (dopo il congedo parentale facoltativo) per tutti i genitori del settore privato che lo desiderano.
- Contributi pensionistici versati direttamente all'INPS da parte del settore pubblico (finanziati attraverso il già esitente fondo ASSE) per tutti i genitori del settore privato che si trovano in aspettativa e in part time. Questo può avvicinare la situazione dei genitori impiegati nel settore privato a quella dei genitori occupati nel settore pubblico.
Cos'hanno a che fare i bambini con il sistema pensionistico?
Il video realizzato dalla Fondazione Bertelsmann, che è stato riadattato dal Forum Prevenzione, mostra come funziona il nostro attuale sistema pensionistico e quali effetti abbia sulle famiglie e sui bambini oggi e in futuro.
: : download
Relazione breve Frühe Hilfen – Sostegno familiare precoce Alto Adige
31.3.2017
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