Equal Care Day in Alto Adige 2025

news 28.2.2025 Teilen

da sinistra a destra: Arno Kompatscher, Nadia Mazzardis, Christa Ladurner, Rosmarie Pamer, Diletta La Rosa, Christian Battisti, Ingrid Kapeller, Denis Iardino

Il 1° marzo si celebra l'Equal Care Day, una giornata di azione che richiama l'attenzione sull'iniqua distribuzione del lavoro di cura e di assistenza. In Alto Adige, venerdì 28 febbraio l'Alleanza per le famiglie ha organizzato un matinée a Palazzo Widmann per celebrare la ricorrenza, durante la quale esperti e persone interessate provenienti da diversi settori condivideranno le loro prospettive ed esperienze sul lavoro di cura. L'obiettivo di questa giornata internazionale è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo lavoro, per lo più invisibile e non retribuito.

​Il lavoro di cura è femminile - e con esso il lavoro part-time e la povertà in età avanzata

La maggior parte del lavoro di cura nelle famiglie è svolto dalle donne, che si tratti di allevare i figli, gestire la casa o prendersi cura dei parenti. In Italia, ad esempio, le donne dedicano circa 5 ore e 9 minuti al giorno al lavoro di cura non retribuito, mentre gli uomini vi dedicano 1 ora e 48 minuti. Questa disparità di carico ha conseguenze di vasta portata: Le donne hanno maggiori probabilità di lavorare a tempo parziale, il che ha un impatto negativo sul loro reddito e sui diritti alla pensione. Secondo l'ASTAT, quasi il 63% delle madri lavoratrici in Alto Adige lavora a tempo parziale, contro solo il 4% dei padri lavoratori. La povertà in età avanzata è spesso una conseguenza diretta di questa ingiustizia strutturale: “L'iniqua distribuzione del lavoro di cura non ha solo effetti a breve termine sul mercato del lavoro, ma anche conseguenze a lungo termine. Le donne che lavorano part-time per anni o che si ritirano dal mercato del lavoro ricevono in media pensioni molto più basse degli uomini”, spiega Christa Ladurner, sociologa del Forum Prävention. In Alto Adige, la pensione media delle donne nel settore privato è di 946 euro, rispetto ai 1761 euro degli uomini, con un divario del 37,6%.“Il vero problema è che per troppo tempo abbiamo romanticizzato il lavoro di cura invece di problematizzarlo. Il lavoro di cura non è romantico. Rinunciare al proprio progetto professionale per stare a casa con bambini o anziani non è sempre bello. Non è sempre una scelta, ma una necessità”, sottolinea Nadia Mazzardis, vicepresidente della Consulta provinciale per le pari opportunità.

Matinée al Landhaus: cifre, dati e fatti che scuotono le cose

In occasione dell'evento per la Giornata delle Pari Opportunità in Alto Adige, sono stati presentati fatti e cifre attuali che evidenziano l'iniqua distribuzione del lavoro di cura e le sue conseguenze finanziarie - un segnale forte per una maggiore giustizia. Politici, esperti e persone interessate si sono riuniti per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema urgente. “Vogliamo migliorare le condizioni strutturali per distribuire in modo più equo il lavoro di assistenza, istruzione e cura e rafforzare il riconoscimento sociale”, afferma Christa Ladurner. La giornata d'azione è stata organizzata dall'Alleanza per la famiglia in collaborazione con la Consulta provinciale per le pari opportunità e il Comune di Bolzano, con il gentile sostegno dell'Agenzia per la famiglia e della Fondazione Cassa di risparmio dell'Alto Adige.